Pericolo in agguato! C’è il rischio che questo giorno passi inavvertitamente.

Il Sabato Santo viene vissuto spesso come un giorno di passaggio tra il Venerdì della Passione di Gesù e la sua risurrezione. Quest’anno, in cui viviamo a casa la nostra Settimana Santa, è un’opportunità d’oro per recuperare il senso di questo giorno: è il grande silenzio della Chiesa, perché il nostro Signore dorme.

Ci sono tre note che caratterizzano questo sabato:

  1. Giorno da vivere insieme alla Madonna. La Chiesa si raccoglie sotto il manto della nostra Madre celeste per accompagnarla in questo momento di dolore. È indescrivibile il dolore di una madre che perde il figlio…, e la Madonna non solo lo ha visto morire, ma anche essere condannato ingiustamente, disprezzato e straziato. Per questo raccomandiamo di accompagnare Maria in questo giorno in cui ricordiamo il suo dolore. La nostra parrocchia offrirà una meditazione sulla Madonna, guidata da P. Giuliano, e trasmessa via internet. Di seguito offriamo il collegamento al canale YouTube. Per chi non avesse la possibilità di seguirlo in diretta, può andare al link e guardarlo in differita.
  2. Giorno da vivere in silenzio. Questo sabato è chiamato il giorno del silenzio, perché Gesù è morto. Noi sappiamo che risorgerà, ma conviene dedicare un po più di tempo al silenzio e alla lettura del Vangelo o di qualche libro spirituale. Che questo sabato non si riduca a preparare la Pasqua, ma che sia un giorno di preghiera e meditazione.
  3. Giorno da vivere in attesa. Noi sappiamo che la morte di Gesù non è stata la fine di tutto, ma solo l’inizio. Gesù risorgerà e tutto avrà ancora luce e gioia. Dobbiamo imparare la speranza. Che i dolori della vita e le sofferenze non oscurino la nostra fiducia in Dio. Tutto sarà ancora luminoso, in attesa di quel giorno finale in cui la nostra gioia non finirà mai!

Celebrazioni del Sabato Santo

10.00 – Meditazione sulla Madonna, predicata da P. Giuliano Serna, nella parrocchia di Busa. Sarà trasmessa in diretta via streaming sul canale YouTube vocazione.org (clicca qui).
20.00 – Celebrazione della Veglia di Pasqua dalla Cattedrale di Padova, presieduta dal vescovo Claudio. Sarà trasmessa da TV7 Triveneta (canale 12 del digitale terrestre) e in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Padova (Clicca qui).
21.00 – Celebrazione della Veglia di Pasqua dalla basilica Vaticana, presieduta da Papa Francesco.

Meditazione per il Sabato Santo

Oggi per la contemplazione vi offro un’omelia molto antica (Secolo III), di un autore anonimo, che con grande immaginazione racconta cosa ha fatto l’anima di Gesù dopo la sua morte, in attesa della risurrezione.

Il Catechismo al numero 632 dice: «Le frequenti affermazioni del Nuovo Testamento secondo le quali Gesù « è risuscitato dai morti » (1 Cor 15,20) presuppongono che, preliminarmente alla risurrezione, egli abbia dimorato nel soggiorno dei morti. È il senso primo che la predicazione apostolica ha dato alla discesa di Gesù agli inferi: Gesù ha conosciuto la morte come tutti gli uomini e li ha raggiunti con la sua anima nella dimora dei morti. Ma egli vi è disceso come Salvatore, proclamando la Buona Novella agli spiriti che vi si trovavano prigionieri».

Non si confonda la parola “inferi” con “inferno”. La Sacra Scrittura chiama il luogo dei morti “Sheol“; Gesù, nella parabola del povero Lazzaro, lo chiamerà “Il seno di Abramo” (cfr. Lc 16,22-26). Quindi non si dice che Gesù scese all’inferno, ma agli inferi, cioè, al luogo dove abitavano le anime dei giusti che aspettavano che si riaprissero le porte del Paradiso, che erano state chiuse subito dopo il peccato di Adamo.

Il predicatore di questa antichissima omelia prova a immaginare Gesù che scende negli inferi (lo Sheol) e lì trova Adamo. Dio si era fatto uomo, quindi figlio di Adamo, e scende per portarlo in cielo.

Leggiamo questa bellissima meditazione che ci aiuta ad accompagnare Gesù ad annunciare la salvezza a tutti coloro che aspettavano che il Messia arrivasse per liberarli da quella specie di “carcere” dove attendevano la redenzione.

La discesa agli inferi del Signore

Da un’antica «Omelia sul Sabato santo»

Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.

Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell’ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.

Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.

Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all’albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell’inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te. 

Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.

Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».

Responsorio
R. Si è allontanato il nostro pastore, la fonte di acqua viva, alla cui morte si è oscurato il sole. Colui che teneva schiavo il primo uomo è stato fatto schiavo lui stesso: * oggi il nostro Salvatore ha abbattuto le porte e le sbarre della morte.
V. Ha distrutto la prigione dell’inferno, ha rovesciato la potenza del diavolo;
R. oggi il nostro Salvatore ha abbattuto le porte e le sbarre della morte.

Orazione
O Dio eterno e onnipotente, che ci concedi di celebrare il mistero del Figlio tuo Unigenito disceso nelle viscere della terra, fa’ che sepolti con lui nel battesimo, risorgiamo con lui nella gloria della risurrezione. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.


Il foglietto della liturgia della Veglia pasquale si può scaricare (clicca qui)


Celebrazioni della Domenica di Pasqua

9.30 – S. Messa celebrata dal vescovo Claudio in cattedrale. Sarà trasmessa da TV7 Triveneta (canale 12 del digitale terrestre) e in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Padova (Clicca qui).
11.00 – S. Messa celebrata da Papa Francesco nella basilica Vaticana.
18.30 – S. Messa celebrata dai padri della parrocchia di Busa. Sarà trasmessa in diretta via streaming sul canale YouTube vocazione.org (clicca qui).