Dal 17 al 24 ottobre abbiamo organizzato in parrocchia una settimana per promuovere i volontari in parrocchia. È stata come una specie di mini-fiera per far vedere a tutti i membri della nostra comunità tutti i possibili ambiti parrocchiali in cui potrebbero collaborare. Questa attività si è tenuta nel contesto della festa di S. Giovanni Paolo II, patrono del nostro Circolo parrocchiale, che si celebra il 22 ottobre.
L’annuncio della fede
La prima dimensione: annuncio della fede. Nasce dal mandato di Gesù prima di salire in cielo: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Mc 16,15).
Annunciare la fede è il primo dovere di un cristiano. Ma questa esigenza non nasce da un desiderio di proselitismo, da un voler essere in tanti per essere in cima alle statistiche. L’annuncio della fede nasce dall’esigenza interiore di un cristiano che ha scoperto la bellezza di Dio e vuole che il maggior numero di persone lo conoscano e lo amino per essere riempiti da Lui e dalla Sua grazia.La parrocchia offre a tutti i membri della comunità l’opportunità di estendere l’amore di Gesù attraverso la catechesi, l’accompagnamento dei genitori dei bambini del catechismo, l’animazione dei ragazzi e attraverso l’animazione missionaria. Un cristiano fa propria l’espressione di San Paolo: «Guai a me se non annunciassi il Vangelo».
Preghiera e liturgia
È necessario pregare singolarmente e in comunità, soprattutto attraverso la Celebrazione Eucaristica.
I primi cristiani «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere» (Att 2,42)
Un cristiano non si definisce per quello che fa ma per quello che è. Un cristiano è, anzitutto, un discepolo di Gesù, uno che lo segue, lo ama e lo imita. Per questo è indispensabile che il cristiano sia in contatto intimo con Gesù, a livello personale ma anche a livello comunitario.La nostra parrocchia offre dei mezzi perché un cristiano possa collaborare a favorire l’incontro tra Dio e i nostri parrocchiani. Può farlo mettendosi al servizio delle celebrazioni liturgiche attraverso la lettura della Parola di Dio, il canto, il servizio all’altare. Può diventare anche ministro della Comunione in aiuto del sacerdote o servire il Signore nella sacrestia, preparando le celebrazione e prendendosi cura delle cose del Signore.
Carità
Non si po’ concepire una vita cristiana senza carità. «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40)
La Caritas Parrocchiale dà la possibilità di trovarsi tra persone che hanno il desiderio di donare un po’ del proprio tempo ed energie per venire incontro alle esigenze del nostro prossimo sul territorio, mettendo in comune le proprie idee, capacità ed inventiva, sostenendosi vicendevolmente nell’impegno a fare qualcosa per i più bisognosi.
Nel corso degli anni la Caritas ha dato vita ad iniziative che scandiscono il calendario della Parrocchia, e che vogliono venire incontro ai bisogni momentanei di alcune famiglie. In aggiunta a queste attività, con un gruppo di volontari si sono organizzate delle visite periodiche a persone anziane sole e si sostiene il cento di ascolto vicariale, attivo ormai da sei anni, che è uno sportello al quale possono rivolgersi tutti coloro del vicariato di Vigonza che necessitino di aiuto economico o semplicemente di una persona che possa ascoltare le loro difficoltà.
Dimensione comunitaria
La fede in Gesù non si vive da solo, ma in comunità, per questo è importante vivere in unità. «La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola» (Att 4,32)
La vita comunitaria della nostra parrocchia viene promossa principalmente dal Circolo NOI, un’associazione nata nel 2002 con l’obiettivo che i laici possano aiutare i parroci nella gestione, nell’organizzazione e nelle attività dei patronati e degli oratori coordinata con la pastorale parrocchiale. Il Circolo è il “motore” e “la casa” per le attività parrocchiali di promozione della dimensione comunitaria, sociale e culturale.
Ci sono tanti spazi ed ambiti nel contesto della dimensione comunitaria in cui si può dare una mano ed invitare amici – anche che non frequentano la Parrocchia – a fare un’esperienza di condivisione, in gioia ed allegria: fare un caffè, raccogliere le foglie, sostituire un interruttore elettrico, appoggiare gli animatori nello svolgimento del Grest, passare una giornata alla griglia della sagra o spillando la birra. C’è sicuramente qualcosa compatibile con le disponibilità di tempo ed i talenti di ciascuno.
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