Ci diamo appuntamento nel cuore di Padova, fredda e già addobbata di luci di Natale.
Barbara da Forno, di libreria Zabarella, ci accoglie nel soppalco della sua libreria e ci sentiamo subito a nostro agio in questo luogo che abitualmente ospita letture pubbliche, conferenze, piccole mostre fotografiche e d’arte.
Il libro di oggi è il controverso romanzo “Tutto sarà perfetto” di Lorenzo Marone: infatti il gruppo si divide fra pareri positivi e negativi, fra chi si è sentito in empatia coi personaggi e chi ne ha criticato il carattere stereotipato, fra chi si è lasciato emozionare rivivendo situazioni di vita personale attraverso le vicende narrate e chi ha trovato che la trama fosse abbastanza scontata e poco interessante.
La storia racconta gli ultimi frenetici e avventurosi giorni di vita di un vecchio comandante di marina trascorsi insieme a suo figlio Andrea che accondiscende all’ultimo desiderio del padre di rivedere la propria terra natale: l’isola di Procida. Il viaggio di ritorno di Libero Scotto nella terra natìa rappresenta forse la sua volontà di riconciliazione con le questioni irrisolte della sua vita e diventa il riscatto del suo rapporto con i propri figli, in primis Andrea.
La vicenda si svolge scandita dai ricordi, da memorie a volte tenere, a volte dolorose e porta allo svelamento di segreti di famiglia, in un susseguirsi di flashback e di flashforward a cui fa da sfondo l’isola di Procida con i suoi più tipici scenari, il mare cristallino, gli scogli sbattuti dal vento, un geco steso al sole, il ritmo lento della vita dei pescatori di polpi.
I temi principali che si possono individuare sono: il rapporto fra genitori e figli, le fragilità della famiglia, la mancanza di autostima di un figlio che non si sente amato dal genitore, il rapporto con le regole, la malattia, come trattare i malati terminali, la vita sull’isola come del tutto speciale rispetto alla vita sulla terraferma, il coraggio di non ripercorrere gli errori dei genitori.
Il finale del romanzo ha suscitato la commozione di molti ma alcuni si sono sentiti infastiditi dall’egoismo e individualismo del protagonista.
Al termine dello scambio di pareri, ci rendiamo conto che è molto arricchente la condivisione anche di pareri molto differenti.
La serata si conclude con l’estrazione della prossima lettura: l’Arminuta di Donatella di Pietrantonio.