Non c’è giorno più sconvolgente del Venerdì Santo. Ricordiamo in questo giorno la passione e morte di Gesù, e questo suscita in noi due sentimenti contrastanti. Da una parte il dolore di vedere nostro Signore maltrattato inumanamente, dall’altra parte l’emozione di sapere che tutto questo lo ha fatto per me.

Ci sono diverse tradizioni proprie di questo giorno:

  • Adorazione della Croce. Oggi e domani, Sabato Santo, sono gli unici giorni dell’anno in cui non si celebra la messa. Al posto della Celebrazione Eucaristica si tiene la Celebrazione della Passione, durante la quale si tiene il rito dell’adorazione della Croce. È l’unico giorno in cui si adora la croce perché in quel momento rappresenta Nostro Signore Gesù Cristo.
  • Via Crucis. È una pratica di pietà che contempla in 14 scene le ultime ore di vita di Gesù, dalla condanna a morte fino alla sepoltura. Quest’anno non possiamo farla in parrocchia, come gli altri anni, insieme ai bambini del catechismo. Suggerisco di recitarla in famiglia in qualche momento della giornata per accompagnare Gesù nel suo cammino di passione. Potete servirvi del testo che usiamo in parrocchia (clicca qui).
  • Meditazione delle 7 Parole. È anche questa una tradizione che è rimasta soffocata dagli impegni lavorativi nel nostro tempo. È una riflessione contemplativa, guidata da un predicatore, che ci aiuta a meditare sulle 7 frasi che Gesù ha pronunciato sulla croce. In parrocchia ci guiderà padre Alberto in questa contemplazione e sarà trasmessa via streaming.
  • Silenzio delle campane. Tutto questo giorno e tutto il Sabato Santo le campane della nostra parrocchia non suoneranno, né per l’angelus, né per nessuna celebrazione. Questa tradizione vuole esprimere il nostro dolore per la passione e morte di Gesù. La notte di Pasqua le campane a distesa spezzeranno il silenzio a cui le abbiamo costrette.
  • Digiuno e astinenza dalla carne. Si ricorda che questo venerdì è giorno di digiuno e astinenza dalla carne.
    • In cosa consiste il digiuno? Consiste in non fare più di un solo pasto al giorno, sebbene si permette una leggera prima colazione e una cena frugale. Al digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino ai 60 anni compiuti.
    • In cosa consiste l’astinenza dalla carne? Consiste nel non mangiare carne. All’astinenza dalla carne sono tenuti tutti coloro che hanno compiuto 14 anni.

Celebrazioni del Venerdì Santo

10.00 – Meditazione sulle 7 ultime parole di Gesù in croce, predicata da P. Alberto Zanetti, nella parrocchia di Busa. Sarà trasmessa in diretta via streaming sul canale YouTube vocazione.org (clicca qui)

15.00 – Celebrazione della Passione del Signore dalla Chiesa dell’Azienda Ospedaliera di Padova, presieduta dal vescovo Claudio. Sarà trasmessa da TV7 Triveneta (canale 12 del digitale terrestre) e in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Padova (Clicca qui).

18.00 – Celebrazione della Passione del Signore dalla Basilica Vaticana presieduta da Papa Francesco.

21.00 – Via Crucis nella Piazza san Pietro, in Vaticano, presieduta da Papa Francesco.

* Alla fine di questa pagina potete trovare le celebrazioni per gli altri giorni del Triduo sacro.

Meditazione per il Venerdì Santo

Dal libro del profeta Isaia
Is 52,13 – 53,12 (Clicca qui)

Sofferenza e speranza

La liturgia della Passione del Signore ci presenta una prima lettura sconvolgente: il canto del Servo del Signore, la profezia della passione di Gesù. Siamo forse abituati a vedere Gesù in croce, ma conviene ogni tanto soffermarci a contemplare la grandezza di questo amore.

Molta sofferenza

Il profeta Isaia non usa mezze parole. È esplicito nel mostrarci quanto Gesù abbia sofferto. Dice infatti che Gesù era «tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo»; «Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi»; «Uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia».

La sofferenza di Gesù non è stata uno scherzo, Lui veramente ha patito tanto! E la cosa più sorprendente è che ha voluto farlo! Sapeva infatti che la nostra vita sarebbe stata sempre soggetta al dolore, alla sofferenza, al disagio. La vita è bella e ci saranno sempre tantissime cose da ringraziare, ma le gioie che troveremo nella nostra vita non elimineranno mai ciò che ci fa soffrire.

Gesù ha voluto sentire la sofferenza come noi, perché non potessimo mai dire “Ma lui che ne sa di sofferenza?” Gesù è uno che «ben conosce il patire». In questo tempo Lui si identifica molto con le vittime di questa pandemia. Per noi è forse una situazione che crea un grande disagio, ma per tante persone è una vera sofferenza e un profondo dolore; alcuni passeranno il Venerdì Santo inchiodati sui letti degli ospedali, attaccati a un respiratore, con la vita sospesa ad un filo; altri passeranno questo giorno santo piangendo i loro cari strappati via da questo pernicioso virus, o con l’angoscia dell’incertezza se guariranno o meno…

Gesù ha voluto soffrire per identificarsi con noi e con tutti e le persone che soffrono.

Molta salvezza

Alle volte possiamo sentirci vittime di una sofferenza immeritata, e ci viene spontaneo dire come Gesù: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». La sofferenza di Gesù era veramente immeritata, ma Lui non si è solamente rassegnato a un destino ingiusto, ma ha offerto la sua sofferenza per noi. Come dice Isaia: «Per le sue piaghe noi siamo stati guariti».

Dobbiamo far diventare la nostra sofferenza un mezzo di salvezza, una preghiera per noi e per l’umanità. In mezzo al dolore non dovrebbero uscire dalla nostra nostra bocca solo lamenti, accidenti e imprecazioni, ma piuttosto dovrebbero nascere delle preghiere come “Signore, ti offro questa sofferenza per la mia famiglia”, “Gesù, ti offro i miei dolori per questa persona in difficoltà”, “Dio mio, ti offro questo disagio per quelle persone disperate dal dolore.

Preghiamo anche per tutte le vittime dirette o indirette di questa pandemia, che Dio conceda a loro forza e consolazione. Non è facile alzare la testa e guardare in su quando la croce si appesantisce, ma con il nostro disagio, la nostra sofferenza e i nostri dolori fatti preghiera, potremo ottenere da Dio tutte le grazie di cui hanno bisogno per non sprofondare nella disperazione.

Molta speranza

Una delle cose più antitetiche del Venerdì Santo è che è un giorno che ci ricorda tanta sofferenza, tante lacrime, tanto dolore, ma che allo stesso tempo ci invita alla speranza. Noi sappiamo come andrà a finire tutto, sappiamo che questo Venerdì Santo non durerà per sempre, sappiamo che a Pasqua la vita tornerà. Isaia lo aveva detto: «Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce».

È difficile, però, vedere la luce quando uno si trova in mezzo alla prova, ma sappiamo che tutto passerà, anche la sofferenza e il dolore. Non dobbiamo vivere la nostra croce come persone che non si fidano della compassione di Gesù, come infedeli che non credono alla promessa di consolazione, come disperati che non sperano nella vita eterna.

Viviamo molto uniti a Gesù, coscienti che Dio è fedele alle sue promesse e che anche se il dolore può essere grande, il nostro Padre celeste ha promesso la consolazione a chi si avvicina a Lui e la vita eterna a chi crede in Lui.


Celebrazioni dei giorni successivi

SABATO SANTO

10.00 – Meditazione sulla Madonna, predicata da P. Giuliano Serna, nella parrocchia di Busa. Sarà trasmessa in diretta via streaming sul canale YouTube vocazione.org (clicca qui).
20.00 – Celebrazione della Veglia di Pasqua dalla Cattedrale di Padova, presieduta dal vescovo Claudio. Sarà trasmessa da TV7 Triveneta (canale 12 del digitale terrestre) e in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Padova (Clicca qui).
21.00 – Celebrazione della Veglia di Pasqua dalla basilica Vaticana, presieduta da Papa Francesco.

DOMENICA DI PASQUA

9.30 – S. Messa
celebrata dal vescovo Claudio in cattedrale. Sarà trasmessa da TV7 Triveneta (canale 12 del digitale terrestre) e in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Padova (Clicca qui).
11.00 – S. Messa celebrata da Papa Francesco nella basilica Vaticana.
18.30 – S. Messa celebrata dai padri della parrocchia di Busa. Sarà trasmessa in diretta via streaming sul canale YouTube vocazione.org (clicca qui).